DE BELLO: LA CULTURA DELLA PACE

Incontri con Premi Nobel e Leader internazionali a gres art 671

La cultura della pace è il Public Program della mostra de bello. notes on war and peace a gres art 671, con il contributo di Fondazione Pesenti Ets.

A Bergamo una serie di appuntamenti gratuiti con premi Nobel e leader internazionali promuovono la pace, la riconciliazione e i diritti umani.

In un'epoca definita da sfide globali senza precedenti, l'importanza dell'arte, della cultura e del dialogo nel promuovere connessioni oltre i confini è cruciale: cinque testimonianze, voci diverse e autorevoli si confrontano con il pubblico, aprendo - a partire dalla mostra - una conversazione sul potere dell'arte
 

23 maggio 2025

Tawakkul Karman Giornalista yemenita e attivista per i diritti umani, Tawakkul Karman è stata la prima donna araba a ricevere il Premio Nobel per la pace nel 2011 per il suo ruolo nella rivoluzione yemenita. La sua difesa dei diritti delle donne e dei cambiamenti politici non violenti ha ispirato milioni di persone in tutto il mondo.

Samia Nkrumah Figlia di Kwame Nkrumah, primo presidente del Ghana e figura di spicco dell'unità panafricana, Samia Nkrumah è una voce influente nel movimento globale per l'unità africana, la democrazia e i diritti umani. Attualmente è presidente del Centro panafricano Kwame Nkrumah.

22 giugno 2025

Nadia Murad Attivista yazidi e sopravvissuta alla prigionia dell'ISIS, Nadia Murad ha ricevuto il Premio Nobel per la pace nel 2018 per il suo lavoro di difesa dei diritti degli yazidi e di altre minoranze. Il suo instancabile impegno contro il traffico di esseri umani, la violenza sessuale e le persecuzioni l'ha resa un simbolo globale di resilienza e speranza.

14 settembre 2025

Jody Williams Attivista americana per i diritti umani, ha vinto il Premio Nobel per la pace nel 1997 per la sua leadership nella Campagna internazionale per la messa al bando delle mine antiuomo.

Kailash Satyarthi Sostenitore indiano dei diritti dell'infanzia, ha ricevuto il Premio Nobel per la pace nel 2014 per i suoi sforzi volti a porre fine al lavoro minorile.

28 settembre 

Cecilia Sala Reporter che ha documentato in presa diretta la caduta in mano ai talebani dell’Afghanistan, le proteste delle donne afghane e la vita sotto le bombe durante la guerra. Arrestata a dicembre 2024 e costretta all'isolamento in un carcere iraniano per 21 giorni,  porta la sua testimonianza per riflettere, ancora una volta, sul tema irrinunciuabile della libertà. 

Selected Press Review
  • iODonna, 14.06.25 | L’attivista yemenita Tawakkol Karman: “la pace, la nostra rivoluzione”
  • Donna Moderna, 3.07.25 | Nadia Murad. Occhi al cielo